Diagnostica

Ritratto di Signora Gustave Klimt, indagini multispettrali non distruttive

Cesare Brandi, fondatore e direttore dell’Istituto Centrale del Restauro, definisce nella sua Teoria il restauro come “il momento metodologico del riconoscimento dell’opera d’arte, nella sua consistenza fisica e nella sua duplice polarità estetica e storica”: estetica in quanto individuata come opera d’arte portatrice di una valenza specifica, storica poiché rimanda ad un certo tempo e luogo in cui è stata realizzata.

Restauro significa quindi innanzi tutto conoscenza dell’opera su cui viene effettuato l’intervento.
Sulla base di questi assunti la protezione e conservazione non può prescindere dall’attività diagnostica, che deve essere parte integrante dell’intervento conservativo, predisponendo un piano diagnostico che preveda indagini preliminari per la caratterizzazione dei materiali e la conoscenza dello stato di conservazione e dei fattori di degrado, ed indagini in corso d’opera e sui prodotti di restauro per il controllo del corretto avanzamento  dell’intervento.

Indagini strutturali attraverso martinetto piatto
Indagini strutturali attraverso martinetto piatto

Per garantire la bontà dei risultati analitici è fondamentale l’attenzione posta alla fase di campionamento, da considerarsi parte integrante dell’analisi che sarà successivamente eseguita: a questa operazione sono infatti legati i risultati che si otterranno con le diverse tecniche e la loro significatività. Il prelievo deve essere fatto dai tecnici specializzati che condurranno le indagini di laboratorio (che conoscono tipologia e dimensioni dei campioni necessari per le diverse analisi), deve soddisfare il criterio della rappresentatività, garantendo per quanto possibile che ogni campione riassuma in sé tutte le problematiche relative ad una zona omogenea, e rispettare l’aspetto storico-artistico del manufatto.

I dati ottenuti con una campagna diagnostica adeguatamente progettata e condotta sono preziosi per guidare qualsiasi intervento di restauro e protezione a risultati di grande qualità, rispettosi del manufatto e durevoli nel tempo.

Progettazione

Teatro Sociale di Bergamo
Teatro Sociale di Bergamo

Il progetto architettonico è un insieme di idee, esplicate attraverso disegni, grafici e testi, che permettono di realizzare un manufatto, di qualsivoglia scala e natura. Il progettista nel suo iter creativo fa delle scelte, condizionate da dati di  partenza oggettivi, dalla sua cultura ed esperienza professionale e dalle esigenze del committente: ogni qualvolta, dunque, si trova davanti a quesiti e formula delle risposte, egli fa progettazione. Il progetto di restauro dei Beni Culturali non ha come obiettivo la realizzazione di un nuovo manufatto, ma è comunque un iter che prevede scelte e risoluzione di problemi, che forniscono indicazioni di estrema importanza per la conservazione.
A tutti gli effetti è da considerarsi dunque alla stessa stregua di un progetto architettonico: se pure l’oggetto è differente,l’approccio e l’elaborazione sono paragonabili e di pari dignità.

Palazzo Storico Demaniale di via Boncompagni
Palazzo Storico Demaniale
Via Boncompagni

Senza dubbio la fase preliminare di studio ed analisi è predominante; la conoscenza avviene mediante varie fasi: la ricerca storica, la campagna di rilievo (geometrico, materico e del degrado), la diagnostica in sito ed in laboratorio. Seguono le indicazioni di intervento e di manutenzione nel futuro.
Il tutto è corredato da un’attenta analisi delle spese necessarie per la realizzazione di tutta l’operazione. Alla progettazione si affianca di solito la direzione dei lavori: è buona norma far seguire il cantiere dal progettista che ben conosce il manufatto e le sue esigenze. Dovrà altresì interessarsi dei problemi legati alla sicurezza, caratterizzati da una normativa alquanto severa.