Villa Celimontana

Cliente: Ministero per i Beni Culturali - Soprintendenza Archeologia di Roma
Città: Roma
Paese: Italia
Provincia: RM

SCAVO ARCHEOLOGICO ALL’INTERNO DELLA GALLERIA SOTTOSTANTE LA VILLA

La villa Celimontana (già villa Mattei) è un parco pubblico di Roma la cui creazione risale al Cinquecento. Fu soggetta a trasformazione in senso paesaggistico nel 1858 dall’architetto francese Pierre Charles L’Enfant (1754-1825) per iniziativa di Laura Maria Giuseppa di Bauffremont e ancora nel 1870, con interventi in stile neogotico, per l’ultimo proprietario Richard von Hoffmann.

La villa copre un sito di età Flavia e Traianea del quale restano cinte murarie ora coperte dai livellamenti del terreno e parzialmente visibili solo dal lato Sud. Ospitava i castra della V coorte dei Vigiles.

Scavi archeologici hanno portato alla luce nel 1889 la Basilica Hilariana, eretta da Manius Publicius Hilarus, ed i suoi singolari mosaici.

Contiene numerosi reperti di varie epoche ed origini, che ne sono oggi esposto ornamento. Fra questi, l’obelisco egizio di Ramsete II, popolarmente detto “spiedino”, proveniente dalla spoliazione del Tempio del Sole a Eliopoli; originariamente sistemato nel Santuario di Iside Capitolina (Tempio di Iside), il Senato lo donò nel 1582 (ma fu installato nel 1587) a Ciriaco Mattei dopo essere stato per molto tempo alla base della scalinata dell’Ara Coeli a partire dal XIV secolo; in seguito (1817) fu spostato all’attuale ubicazione.

Il portale monumentale proviene dalla Villa Giustiniani Massimo (o Massimo-Lancellotti, o Villa Massimo al Laterano), ubicata un tempo nella via Matteo Boiardo ed oggi scomparsa per edificazione; il portale fu qui ricostruito nel 1931.