INDAGINI FINALIZZATE ALLO STUDIO TERMO-IGROMETRICO ED ALLA CARATTERIZZAZIONE DELLO STATO DI FATTO DELLE SUPERIFICI PER IL RESTAURO CONSERVATIVO
STORIA
Il sepolcreto della Via Ostiense, situato in corrispondenza dell’incrocio tra via delle Sette Chiese e via Ostiense, nei pressi della Basilica di San Paolo fuori le mura, si estende per circa 350 metri e deve gran parte della sua celebrità alla presenza della tomba dell’apostolo Paolo: utilizzata tra il II secolo a.C. ed il IV secolo d.C., la struttura si è sviluppata su tre ripiani principali, come indicano le tombe più antiche, situate nella zona settentrionale. Scavato nel 1918, questo sepolcreto è di particolare interesse per la testimonianza che offre sul progressivo passaggio dal rito dell’incinerazione a quello dell’inumazione, nel corso del II-III secolo d.C., di straordinario valore documentario.
INTERVENTO
Lo studio diagnostico, effettuato in occasione della musealizzazione del sepolcreto, ha previsto una campagna in sito con prospezione termografica e rilevamenti termo- igrometrici, al fine di identificare i fronti di umidità, e la caratterizzazione in laboratorio dello stato di fatto dei materiali impiegati (intonaci dipinti, laterizi, conci in tufo, e tessere di mosaico), analizzati tramite sezioni lucide e sottili, diffrattometrie dei raggi x, calcimetrie con insoluto in HCl e cromatografie ioniche.