INDAGIGNI DIAGNOSTICHE SULLE FINITURE DEGLI INTONACI
STORIA
Piazza del Popolo deve il suo aspetto definitivo all’intervento del 1811 di Giuseppe Valadier che, su invito di Napoleone, ne accentuò i caratteri di teatro all’aperto in chiave neoclassica, rendendola veramente scenografica con la costruzione dei due emicicli laterali che delimitano l’area e di una serie una serie di scalee e terrazze ornate da statue sulle pendici del Pincio, che sono un’ideale balconata per vedere ciò che succede in Piazza.
INTERVENTO
Lo studio degli intonaci ha evidenziato:
- emiciclo verso il fiume Tevere: sequenza pittorica con 11 strati relativi ad almeno 5 fasi manutentive differenti.
- emiciclo verso Villa Borghese: sequenza pittorica di 8 strati relativi ad almeno 5 fasi manutentive differenti.
Sul lato verso il Tevere è stata rinvenuta una malta pozzolanica di finitura applicata direttamente sulla malta di allettamento e sui mattoni e successivamente incisa per l’applicazione della sequenza pittorica. Sull’emiciclo verso Villa Borghese invece si è osservata una più evidente sovrapposizione di alcuni strati pittorici di colore rosato chiaro su una prima maltina di finitura, successivamente ricoperti di un ulteriore intonaco attualmente molto degradato e interessato da fessurazioni ed efflorescenze che hanno comportato un parziale distacco e la formazione di lacune.
In sintesi si deduce che originariamente l’emiciclo verso Villa Borghese, relativamente più antico rispetto a quello antistante, fosse dipinto con una tinta color ocra, mentre quello verso il Fiume Tevere fosse stato con una cortina a faccia vista (è stata rilevata la presenza di un primo deposito di sporco direttamente sui mattoni e sulle malte originarie). Solo successivamente la sistemazione della Piazza è stata ultimata con l’omogeneizzazione dei due emicicli, ottenuta stendendo in più fasi una tinta giallo-rosato chiaro e più recentemente di colore rosato-chiaro.