Dipinto su tela “Mussolini che miete il grano” di Basilio Cascella

Cliente: Ministero dell’Economia e delle Finanze
Città: Roma
Paese: Italia
Provincia: RM

INTERVENTO DI RESTAURO CONSERVATIVO DELLA TELA

La tela, dipinta dal pittore Basilio Cascella nel 1939 (come si evince dalla firma posta in basso a destra), raffigura Benito Mussolini che miete il grano, e misura 190 x 290 cm. Lo stato di conservazione al momento del suo arrivo in laboratorio risultava particolarmente compromesso: la superficie appariva estremamente sporca e ricoperta di polveri incoerenti e depositi di varia natura. Erano presenti innumerevoli distacchi e sollevamenti della pellicola pittorica (soprattutto nelle porzioni angolari), che sono le principali forme di degrado dei dipinti privi di manutenzione e monitoraggio continuo, mentre altre zone presentavano perdita della pellicola pittorica e numerose microfratturazioni. La tela inoltre risultava quasi distaccata dal resto del telaio, e quindi priva della tensione necessaria per una buona conservazione, ed aveva subito a causa dell’umidità una forte deformazione, con la presenza di macchie dovute al contatto con l’acqua nelle parti basse.
La metodologia d’intervento di restauro scelta è rigorosamente pertinente ai materiali in oggetto ed al loro stato di conservazione. Per quanto riguarda la tela di supporto l’obiettivo è stato quello di restituire al dipinto unicità strutturale, a tal fine è stata ripristinata la tensione necessaria della tela sostituendo il vecchio telaio ligneo con un supporto in allumino che garantisce una distribuzione uniforme della tensione della tela su tutto il perimetro (telaio “Leonardo”). E’ stato inoltre eseguito un trattamento con sostanze biocide per la disinfezione degli attacchi da parte di microrganismi biodeteriogeni. La pellicola pittorica, prima degli interventi di consolidamento e rifoderatura, è stata protetta mediante impermeabilizzazione e velinatura, la sua coesione è stata ristabilita con resine acriliche a bassa concentrazione nelle zone di disgregazione/polverizzazione (3 cicli) e la sua adesione si è ottenuta mediante applicazione a spruzzo ed a pennello di resine acriliche in emulsione a bassa concentrazione e successiva infiltrazione attraverso la pressione della spatola.
La foderatura è stata eseguita su una nuova tela in lino (pattina) con l’impiego di colle animali; successivamente la tela rifoderata è stata fissata sul nuovo telaio “Leonardo”. E’ stata eseguita una pulitura con solventi leggeri, avendo avuto cura di effettuare test preliminari per stabilire l’entità dell’intervento. In seguito i resti dei depositi di polvere sulla superficie del dipinto sono stati asportati con rifinitura meccanica a bisturi e rimozione dei residui con carta assorbente. Tale operazione è stata effettuata con metodologie diverse secondo il grado e la tenacità dello sporco. In seguito sono state stuccate le piccole lacune e mancanze con gesso di bologna e colla di coniglio e integrate a colori ad acquarello. Infine la protezione è stata effettuata con vernice “Retuchier” applicata mediante nebulizzazione ad aria compressa.