RESTAURO DELLA FACCIATA, MANUTENZIONE DELLE COPERTURE, RESTAURO DEI PORTONI LIGNEI
STORIA
La Chiesa del Gesù è legata alla presenza in Roma, dal 1542, di Sant’Ignazio di Loyola, fondatore della Compagnia del Gesù: fu lui a voler edificare, al posto della precedente Chiesa di S. Maria in Via, una chiesa più grande, che divenisse simbolo della compagnia. La costruzione iniziò effettivamente nel 1568 ad opera del Cardinale Alessandro Farnese, su progetto del Vignola, a cui seguì Giacomo Della Porta, e la chiesa fu consacrata nel 1584: la decorazione degli interni fu eseguita nel corso del XVII secolo. La facciata, nettamente spartita tra due ordini dall’architrave, è opera di Giacomo Della Porta, su progetto originario del Vignola, ed è stata per due secoli modello per innumerevoli altre chiese, della compagnia e non.
INTERVENTO
L’intervento di restauro della facciata della Chiesa del Gesù è consistito nella pulitura del travertino dai depositi superficiali, coerenti ed incoerenti, con l’utilizzo di pennelli ed aspiratori e di spazzole e bisturi dove i depositi erano più resistenti e di natura terrigena od organica (guano). Le croste nere e i depositi più coerenti sono stati rimossi, previo assottigliamento meccanico, mediante applicazione di polpa di cellulosa e sali inorganici successivamente estratti ad impacco con acqua deionizzata. La pulitura è stata eseguita per gradi successivi al fine di valutare il livello di approfondimento ottimale e per dare un risultato equilibrato su tutta la superficie della facciata. Sono state stuccate le parti mancanti e sigillate fessure e fratture: i giunti che avevano perso la malta di allettamento sono stati stilati con nuova malta a base di calce. E’ stata effettuata un’operazione di disinfestazione dalla vegetazione con appositi prodotti diserbanti e la disinfezione da patine algali, muschi e licheni presenti sulla superficie. Questa operazione sarà ripetuta con lo scopo di prevenire la nuova formazione di aggressioni organiche.
Lo stemma in marmo collocato al centro della facciata, tra il primo ed il secondo ordine, è stato pulito con impacchi di un prodotto idoneo, scelto sulla base di test preliminari, e successivamente consolidamento chimicamente, proteggendo infine le superfici con prodotto idrorepellente definito sulla base di test effettuati su aree campione.
L’intervento ha inoltre previsto il restauro dei portoni lignei, con asportazione della tinteggiatura, revisione della ferramenta, consolidamento del legno e trattamento finale su indicazioni della D.L.
Le coperture infine sono state oggetto di manutenzione, con diserbo delle piante e revisione del manto di tegole, con recupero e parziale sostituzione ove necessario.