Istanbul – Renato D’Agostin

Lungotevere Arnaldo da Brescia, 23

Istanbul 2013

Durante i tumulti per le proteste in Piazza Taksim, l’artista si allontana per esplorare cosa avviene nei dintorni. “Mi trovi sul Bosforo, dove un gruppo di giovani si tuffava nelle sue acque. Un ragazzo si tuffò in perfetta apertura delle braccia, quasi in volo, e immediatamente mi colpì il forte senso di libertà che il suo gesto sprigionava, soprattutto considerato quello che succedeva a pochi isolati. Sul Tevere oggi, come sul Bosforo quel giorno, vedo questo gesto come la libertà che dopo due anni che ci hanno segnato, stiamo finalmente ritrovando”. Renato D’Agostin

Biografia

Renato DʼAgostin nasce nel 1983 a San Donà di Piave e inizia la carriera di fotografo a Venezia, affascinato dallʼatmosfera della città che alimenta e accresce la sua curiosità nel catturare situazioni di vita particolari, al limite del reale. Nel 2005 si trasferisce a New York e nel 2006 diventa assistente del leggendario fotografo americano Ralph Gibson. All’eta’ di 24 anni espone il suo primo progetto Metropolis alla Leica Gallery di Soho, New York. Altre esposizioni presenteranno i suoi lavori negli anni seguenti negli Stati Uniti, Europa e Asia. Le sue fotografie sono diventate parte di numerose collezioni pubbliche tra cui The Phillips Collection e Library of Congress a Washington DC, Maison Européenne de la Photographie e Bibliothèque Nationale de France a Parigi, International Center of Photography a New York e  LACMA a Los Angeles. Nel 2016 nella Freedom Tower di New York presenta 7439, una serie fotografica realizzata durante un viaggio di 7.439 miglia attraverso gli Stati Uniti d’America in sella alla sua BMW del 1983. Nel 2017 Carnegie Hall di New York ospita un’esposizione della sua serie fotografica The Beautiful Cliche’ – Venezia, progetto in cui D’Agostin sfida l’immaginario legato alla citta’ lagunare, offrendo una nuova interpretazione della citta’ che gli aveva fatto per prima scoprire il fascino della fotografia. Portando i soggetti fuori dalla loro realtà, Renato D’Agostin descrive la sua percezione dello spazio intorno a lui, il rapporto tra l’architettura e l’essere umano, offrendo un nuovo portale nell’immaginazione dello spettatore. Dopo tredici anni a New York, D’Agostin nel 2018 rientra in Italia, dove trasforma un capannone industriale della campagna veneta nel suo nuovo studio, installando una camera oscura che gli permette di sperimentare in grande formato stampe originali ai sali d’argento di due metri di lunghezza per i nuovi progetti Harmony of Chaos e Veni Etiam.

www.renatodagostin.com