Gli altri colori della luna – Sandro Sanna

Lungotevere Arnaldo da Brescia, 23

…. Ci troviamo quindi in uno spazio in cui in un certo senso non possiamo penetrare, poiché si tratta di uno spazio fisicamente troppo angusto, e allo stesso tempo siamo all’esterno di una forma le cui fenditure possono spalancarsi sull’infinito. Nessuno di questi due punti di vista elimina completamente l’altro. Al contrario, rimaniamo in uno stato di inquietante contemplazione.

L’altra sensazione che ci trasmettono le forme sfaccettate di Sanna e il loro rapporto asimmetrico è di una luce che scende, si frammenta, riflette e rispecchia. Ma soprattutto, questa fredda luce invernale immette nei dipinti un senso di condizione ultraterrena che è sia complessa che inquietante. Giungendo da una fonte sconosciuta e nascosta, questa luce che scende e riflette dà forma ad un mondo freddo ed oscuro. Assottigliandosi fino a divenire una lama, affila i contorni delle forme e vi infonde un senso di pericolo. Divide inoltre e frantuma lo spazio in piani interconnessi e riflettenti. Vi è quindi la luce che proviene dall’interno dei dipinti e la luce riflessa e assorbita dalle superfici sfaccettate. Questa luce esterna continua a mutare mentre ci spostiamo davanti ai dipinti; si intensifica. In Metallica Lunare, 2003 non si riesce a distinguere quale delle forme sia la materia e quale potrebbe essere l’antimateria. La luce proviene da dietro una forma solida oppure viene sospinta verso un buco nero? E che dire del gioco di luce sulla superficie del dipinto? Si tratta di un mondo in cui abbiamo perso la nostra capacità di distinguere tra ciò che è solido e ciò che è immateriale, tra ciò che è finzione e ciò che è realtà.

La cosmologia di Sanna non è fissa, ma si svela nel tempo, rivelandosi sempre di più sia all’artista che a noi. In un’epoca in cui la vastità dell’universo diviene più evidente, e gli scienziati credono che un tempo su Marte scorresse l’acqua, il riconoscimento da parte di Sanna dell’ultraterreno diviene sempre più rilevante. Si ha la sensazione che questi dipinti non siano finestre, che questo mondo, dai contorni taglienti come lame, si spinga inesorabilmente in avanti e minacci di spezzare l’immagine che separa il qui dall’altrove. Man mano che passano i giorni, il mondo evocato da questi dipinti diviene meno lontano, anche se non meno inquietante. Un giorno, in quella che il poeta e saggista Christopher Dewdney chiama “l’era post-umana”, la fredda luce che incontriamo in questi universi ermetici potrebbe anche esser divenuta fin troppo familiare, e il loro presente diverrà allora sia assoluto che nostro.
Testo di John Yau, Maryland Institute, College of Art

Biografia

Sandro Sanna nasce a Macomer, in Sardegna, vive e lavora a Roma. Tra le numerose  esposizioni  si segnalano: la X Quadriennale d’Arte di Roma del 1975,la Biennale d’Arte Città di Milano nel 1989 e nel 1993; il Premio Marche nel 1990, nel 2001  8^ Biennale Internazionale del Cairo. Nel 2003 realizza per la Piazza Re di Roma l’opera in acciaio e luci “Meteora” h m.8. Nel 2005 partecipa all’Esposizione Universale di Aichi, è presente negli Stati Uniti con una personale a cura del MAE nelle città di Los Angeles, San Francisco, Chicago e Washington. Nel 2006 partecipa a “Natura e Metamorfosi”  a Pechino e Shanghai. Nel 2010 riceve dall’Accademia dei Lincei il Premio Leonardo Paterna Baldizzi per la scultura. Nel 2011 partecipa a Percorsi riscoperti dell’arte italiana nella VAF- Stiftung 1947-2010 , MART di Rovereto,  Il Palazzo della Farnesina e le sue collezioni, Museo dell’Ara Pacis in Roma e alla 54ª Biennale di Venezia. Nel 2012 La Luce Oscura della Materia, doppia personale, Sandro Sanna-Roberto Almagno, Museo Carlo Bilotti, Roma; personale Galleria Pièce Unique di Beirut, Libano. Nel 2013 Universi Vibranti, personale, Arte Cortina di Milano. Nel 2017 “A geometria da natureza” personale presso l’IIC di Lisbona; partecipa a Il Cammino delle Certose, Certosa di San Lorenzo, Padula (SA). Nel 2018  La luce diversa,Catania, Palmieri, Sanna, Mattatoio Testaccio, Roma. 2019, La Collezione Farnesina  in India, India Art Fair 2019 New Delhi, Calcutta, Mumbai; Verso l’Aleph di Napoli, Anselmo-Bassiri-Mottola-Palmieri-Sanna, Museo e Certosa di San Martino.

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